venerdì 17 dicembre 2010

Volevo le calze nuove: un desiderio che è anche una poesia

Oggi voglio regalarvi una poesia di Maddalena Sisto (famosa giornalista, geniale illustratrice e raffinata artista piemontese, scomparsa nel 2000), a cui è dedicata una mostra presso la galleria Riccardo Crespi di Milano (www.riccardocrespi.com), di cui ci sono care le famose signorine dalle esili e lunghissime gambe, dalle ironiche acconciature e originali mises.
Son le piccole cose
che uccidono.
Ero satura di tensione:
tutta una giornata
di piccole delusioni
era passata: un
fratello dispettoso,
una frase d’Inglese
non azzeccata, una
bella gita sfumata
e poi le calze
volevo belle calze, le
volevo nuove, io
sola in Alessandria
ma non le avrò. Sarò
vestita come le altre,
una fra tante, fra
tante stupide ragazze annoiate,
ragazze oche, ragazzine uguali.

Tutto per un paio
di calze. O per una
giornata. - Il Sabato –
che credevo sarebbe
stata la più bella della
settimana. Ma non me n’ero
accorta. Poi, a sera, ho
letto la poesia, son
scoppiata a piangere.
Mi sembra che non
smetterò più.
E domani, più brutta del solito,
avrò gli occhi arrossati,
naso gonfio, e occhiaie.



Nella poesia, scritta nel 1964, ritroviamo tutta la disperazione provocata alla giovane Maddalena, allora tredicenne, dalla negazione di un desiderio semplice, come quello di volersi distinguere dalle altre, sue amiche e coetanee, con un paio di calze diverse, capaci di rispecchiare l’unicità del suo carattere.
Cara Maddalena, grazie per averci fatto sospirare: anche noi, come te, vogliamo le calze nuove, per sentirci uniche e speciali, e quando le indosseremo …. penseremo a te!

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